

Ricercatrice del profondo, donna spiritualmente densa, performer, bodyworker, scrittrice per passione.
Das bin Ich
BERLIN CALLING
“Avrei dovuto cominciare a scrivere di questa mia avventura molto prima di adesso” mi ripeto sempre. Così come non la smetto di dirmi sottovoce che mi sarei dovuta trasferire molto prima del 2016 a Berlino, che qui avrei trovato più velocemente la mia strada e quel senso di appartenenza che sembrava non potessi mai trovare altrove prima d’ora.
Magari avrei dovuto farlo nei primi anni duemila quando, poco prima di finire il mio corso in Pittura all’Accademia di Belle Arti, ero ancora una post punk in cerca d’autore, ed un mio caro amico si trasferì qui per il suo Erasmus universitario, invitandomi a seguirlo.
Ma per venire a Berlino avrei dovuto lasciare l’Accademia quando ero ad un passo dalla tesi e, per quanto poi il valore effettivo di quel Diploma nel tempo si è rivelato quasi nullo, a quel tempo non mi sentii in grado di prendere alcuna decisione riguardo ad una tale rinuncia preferendo proseguire per la strada già segnata.
Poi nella mia vita è arrivato in maniera del tutto inaspettata e trasversale il Festival Xplore nella sua edizione romana (la principale è a Berlino), festival sulla sessualità creativa e sul BDSM che ha rivoluzionato la prospettiva della mia visuale sulla vita che avrei potuto ancora vivere.
E ho sentito che il momento era adatto per fare il gran salto.
“Avrei dovuto farlo prima” ancora riecheggia nella mia mente, ma intanto l’ho fatto.
Meglio tardi che mai?
Si, decisamente.

Chi sono
Nata in un paese della provincia italiana, ho studiato musica dagli 8 ai 18 anni, pianoforte per la precisione, ho frequentato l’Istituto d’Arte e successivamente l’Accademia di Belle Arti.
Ho poi viaggiato, mi sono persa, ho ricominciato una prima volta la mia vita studiando Shiatsu e iniziando a praticare Aikido quando tutto sembrava finito e perduto.
Mi sono destrutturata e ricostruita attraverso questo passaggio durato anni.
Come bodyworker e dipendentemente dalla mia storia personale il mondo del BDSM ha sempre esercitato un grande fascino su di me. L’incontro è avvenuto quando pensavo che nulla mai potesse connettermi a quella dimensione fino ad allora così lontana e presente soltanto nelle mie fantasie, in un momento in cui la mia vita stava soltanto galleggiando in balia delle onde.
La decisione di trasferirmi a Berlino che ne è seguita, in fondo, è solo un’altra rinascita dalle ceneri.

Novità

FRIENDS FREAKS AND FAMILY
Il libro fotografico di Kai Heimberg nel quale ho avuto il piacere di essere ritratta

GEGEN Decade
La compilation di musica Techno che celebra i 10 anni del GEGEN Party

Bondage e Polaroid
Quando venni a Berlino portai con me una macchinetta fotografica Polaroid che girava da tempo in casa della mia famiglia senza trovare un vero e proprio uso.
Pensavo “potrebbe avere un senso associare la mia avventura in questa città con un oggetto vintage degli anni ottanta” (la macchina in questione è una Polaroid Lightmixer del 1982).
Così, qualche tempo fa, ho cominciato a fotografare scene di Bondage che io stessa creavo con l’aiuto di modelle e modelli interessati al progetto.
Il sapore vintage e grezzo, a tratti semplicemente brutale nella sua essenzialità e nell’essere privo di fronzoli delle foto Polaroid abbinato a scene di Bondage, mi ha definitivamente catturata. È per questo che ho deciso di approfondire l’argomento ed andare più a fondo nella ricerca.
i miei disegni

“Dark DrawingX”
Kinbaku society of Berlin
La rivista di Bondage ispirata al Kinbaku giapponese con la quale collaboro

Ho il piacere di collaborare con la Kinbaku Society di Berlino, un gruppo di persone entusiaste e creative che si riuniscono per studiare il Kinbaku e il sublime erotismo ad esso connesso. Studiamo in particolare i concetti di bellezza giapponesi storici e contemporanei e come tradurli nella cultura europea per creare un’espressione originale di Kinbaku, rispettando l’origine giapponese ma non appropriandosene.
I risultati di questi studi sono presentati al pubblico in una rivista cartacea trimestrale, sotto forma di poesia, romanzo, reportage, documentario, disegni e immagini.
Tutti coloro che contribuiscono alla missione e sono aperti alla ricerca sulla bellezza di Kinbaku sono i benvenuti!